più o meno...
non sono in ferie ma non ho molta voglia di applicarmi anche se per sabato devo preparare pizzette per una quarantina di persone per la festa di mezza estate organizzata da un amico....
sudo già al pensiero del forno acceso per ore....
questo pomeriggio un'Amica mi ha ricordato e rigirato una mail che le avevo inviato nel 2005... tantissime cose (praticamente tutto) sono cambiate nella mia vita.
Ora sto "bene" e voglio condividere questa mail anche con voi.
Buona lettura (se ci arrivate alla fine e non ve ne andate annoiati prima!)
21 giugno 2005
Esattamente un anno fa mi operavano alla tiroide e mi toglievano quel maledetto carcinoma di 13 mm.
Me lo ricordo come fosse ora
Era il primo giugno ed ero andata a fare una prima visita di controllo alla tiroide (esami del sangue, ecografia ed agoaspirato deciso al momento ma da stupida non ho minimamente pensato al perché mi stavano facendo l'ago aspirato... ero troppo agitata dalla parola ago!!!!)
Esito: carcinoma papillare tiroide lato destro "signorina la chiamiamo presto per l'operazione entro fine mese"
Ahhnnnn ho capito e allora mi chiamate e mi togliete sto carcinoma?
(chissà cosè? Ho pensato probabilmente un nodulino che va tolto).
"No no signorina le togliamo la tiroide."
Annhhh ecco perché allora aveva chiamato anche il primario del reparto a vedermi!!!!
Vabbè.
Sarà meglio che avviso al lavoro...
il giorno dopo lo dico al mio capo che molto comprensibilmente mi chiede se posso rimandare la cosa perché grazie a questo mio disinteressamento al lavoro (e in quel periodo per una migrazione di dati lavoravo in trasferta anche sabati e domeniche.) loro avrebbero perso il progetto
ma va a cag@r..
Vabbè il 16/6 mi chiamano "signorina lunedì la ricoveriamo venga a digiuno.."
oddio oddio oddio e ora??????
Fortunatamente la domenica non ho lavorato ma il sabato sì.
Il lunedì pomeriggio alle 16.00 entro in ospedale e mi fanno compilare tutte le carte pre-operazione: sono la prima del giorno dopo.
alle 7 mi operano..
In stanza con me ci sono 3 signore operate la mattina.
Sono messe molto male si lamentano e non si muovono.
Oddio.
Anche io domani saro così..
Passo la notte ovviamente senza dormire con le altre che si lamentano..
Alle 6 mi faccio la doccia e alle 7 mi vengono a prendere
nè mia mamma nè mio moroso sono presenti hanno detto che possono tranquillamente arrivare verso le 9..
Mi portano in sala operatoria.. mamma che freddo!!!
Una ragazza dolcissima mi fa spogliare e mi lega al tavolo operatorio.
Mi porta nell'altra sala.. la vera sala operatoria.
C@zzo che freddo
arrivano altre due ragazze e la dottoressa giovane che ho visto alla visita.
Mi mettono la flebo dell'anestesia.
Loro parlano dei cavoli loro delle ferie.
E io ho paura.
Inizio a piangere.
mi scendono le lacrime e non riesco a smettere.
Ma io non voglio piangere.
Ma ho paura.
Si
HO PAURA!
(chissà se si sono accorte che stavo piangendo...)
Mi mettono la mascherina con l'ossigeno
oh c@zzo che schifo
"mi viene da vomitare vi prego toglietemelo.. "
chiara chiara sveglia.
Chiara.
E' sempre la prima ragazza.
Quella che mi ha fatto spogliare siamo di nuovo nella prima stanza..
vengono a prendermi con il mio letto.. .
mi riportano in reparto e per la strada vedo mia mamma e mio moroso.
Sono lì che mi aspettano preoccupati.. due facce!!!
ma poi capisco... caspita: Non sono le 9. Sono le 11!!!!!!!!
Che sia andato male qualcosa?????
Per fortuna è tutto ok mi ha operato il primario e ha fatto scuola su di me.
L'infermiera mi aiuta a vestirmi...le mutande e la canottiera mi fa un po male dappertutto.
È l'anestesia..
C'ho una flebo sulla mano e un tubo.
Il drenaggio.. che mi esce dal collo..
Ho sete ma non posso né bere né mangiare oggi c@zzo due giorni di digiuno : ho fameeeeeee!!!!!!!!
Chiamo la mia nonna è stata ricoverata ieri sera e non si sa perché la chiamo e le dico che sto bene.. e che deve tornare a casa per farmi almeno un dolce e un regalo
Le dico scherzando che ha voluto rubarmi la scena.
Si mette a piangere ma la rassicuro che sto benone!!!! (la mia povera nonna è morta dopo un mese e mezzo - cancro al fegato)
Ricevo e mando sms a tutto il mondo
Mi scappa la pipi.. ma non voglio farla nella padella piuttosto me la tengo!
le signore che sono in stanza con me la fanno nella padella e sono state operate ieri caspita.
A mezzogiorno chiamo l'infermiera.
E con l'aiuto di mia mamma vado in bagno!!!!!!!!! Si.
Lei mi teneva la flebo e io facevo dlin dlin..
Ho voglia di camminare e all'una mi vado a fare un giro per il reparto i medici restano meravigliati.
Stupiti del fatto che non fossi dolorante a letto.
"Vabbè meglio così" mi dicono
Inizia la sfilza di parenti e amici
che bello!
Non ho voglia di stare da sola.
Ho voglia di ridere..
Ogni tanto i medici e gli infermieri mi vengono a cercare per il reparto.
Poi inizio ad informicolirmi le mani.. le braccia e la faccia: mi è sceso il calcio. sono io che sto male. Nuova flebo.
Mi stupisco di me stessa. Solitamente (e tuttora )svengo ogni volta che faccio gli esami del sangue e invece lì sono sopravvissuta ovviamente non ho mai guardato né il braccio né il drenaggio che ho nascosto sotto la canottiera: sembravo incinta!!!!!!!
Visto che sto bene e mancano letti mi spostano nel reparto di oculistica.
Vabbè.
Non ne ero molto contenta e invece sono stata trattata meglio di una principessa.
lì ci sono praticamente solo day hospital e avevo tutti gli infermieri per me.
Dolcissimi.
Mi misuravano la febbre, la pressione, il prelievo del sangue ogni 2 ore.
Poi mi portavano sempre il thè e qualche fetta di dolce ogni tanto scendevano i medici a vedere come stavo
Il venerdì mi mandano a casa e lì sono stata super coccolata dalla mia mamma.
Purtroppo a dicembre ho vissuto l'esperienza della radioterapia in isolamento -> da sola in una stanza per una settimana.. stavo sclerando..
Se siete arrivate fin qui in fondo vi ringrazio di avermi letto avevo bisogno di condividere, ad un anno di distanza, con qualcuno la mia esperienza.
Vi ringrazio per i vostri super pensieri, ringrazio la mia mamma e il mio moroso i medici e il primario (lA primario) la mia nonna che è entrata in ospedale lo stesso giorno mio e non ci è più uscita.. ed è come se si fosse presa lei il mio male , il mio papà che sicuramente da lassù ha dato una mano e la mia nonna che ha l'alzheimer.. e che non sa nulla perché non riuscirebbe a capire
Oggi sono un po' così devo dire che questa esperienza mi ha cambiata molto..
ha rivoluzionato le mie priorità e il mio modo di vivere.. e questa mattina alle 5 ho avuto un attacco di ipocalcemia. Che mi ha ricordato che è passato giusto un anno dall'inizio di questa avventura che se tutto va bene dovrebbe terminare con la visita di controllo di ottobre
Un bacio a tutte/tutti
Chiara
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martedì 2 agosto 2011
mercoledì 18 maggio 2011
Le regole del TrombAmico
il trombamico non è un fidanzato
il trombamico si vede quando capita
col trombamico ci si scambiano solo sms pungenti e provocatori
il trombamico non può essere da solo
devi avere almeno due (meglio se tre) trombamici da alternare altrimenti finisce che consideri il trombamico come se fosse un fidanzato.
e aggiungo: col trombamico non si parla di filosofia, non si va al cinema o a cena, magari ci si accorda per andarci ma poi.... si finisce a fare dell'atro
Buon trombamico
il trombamico si vede quando capita
col trombamico ci si scambiano solo sms pungenti e provocatori

il trombamico non può essere da solo
devi avere almeno due (meglio se tre) trombamici da alternare altrimenti finisce che consideri il trombamico come se fosse un fidanzato.
e aggiungo: col trombamico non si parla di filosofia, non si va al cinema o a cena, magari ci si accorda per andarci ma poi.... si finisce a fare dell'atro
Buon trombamico

lunedì 25 aprile 2011
Buon 25 Aprile a tutti!
e in particolare ai Veneziani e alla nostra tradizione del "bocolo"
da Wikipedia
A Venezia, nel giorno della festa di San Marco, vige l'usanza da parte degli uomini di offrire alle donne di famiglia, in particolare fidanzate e mogli, un bocciolo di rosa rossa, in dialetto bòcolo. [2] Tale usanza, si dice, nasca da una leggenda: una bionda fanciulla di nome Maria, figlia di un Doge, si era fortemente innamorata di Tancredi, un trovatore assai valoroso e bello. Il sentimento dei due giovani era osteggiato dal Doge, che non avrebbe permesso un tal matrimonio. Maria, pertanto, chiese a Tancredi di andare a combattere contro gli arabi in Spagna con l'esercito di Carlo Magno e di coprirsi di gloria: così facendo, il padre non si sarebbe più opposto al loro amore. Tancredi partì e la fama delle sue gesta gloriose si sparse ben presto per il mondo. Un giorno, però, arrivarono a Venezia alcuni cavalieri Franchi guidati dal famoso Orlando; cercarono di Maria e le annunziarono la morte del prode trovatore. Era caduto sanguinante sopra un rosaio, ma prima di morire aveva colto un fiore e aveva pregato Orlando di volerlo portare alla sua amata. La fanciulla prese la rosa tinta ancora del sangue del suo Tancredi e restò chiusa nel suo dolore. Il giorno dopo, in cui ricorreva la festa di San Marco, fu trovata morta con l'insanguinato fiore sul cuore. Da quella volta il bocciolo di rosa, simbolo dell'amore che sta per aprirsi alla vita e al sole, viene offerto alle donne nel giorno di San Marco.[3]
e come da tradizione la carne da grigliare sta marinando in frigo "ricoperta" di limone, rosmarino, origano, sale, pepe e salvia.
da Wikipedia
A Venezia, nel giorno della festa di San Marco, vige l'usanza da parte degli uomini di offrire alle donne di famiglia, in particolare fidanzate e mogli, un bocciolo di rosa rossa, in dialetto bòcolo. [2] Tale usanza, si dice, nasca da una leggenda: una bionda fanciulla di nome Maria, figlia di un Doge, si era fortemente innamorata di Tancredi, un trovatore assai valoroso e bello. Il sentimento dei due giovani era osteggiato dal Doge, che non avrebbe permesso un tal matrimonio. Maria, pertanto, chiese a Tancredi di andare a combattere contro gli arabi in Spagna con l'esercito di Carlo Magno e di coprirsi di gloria: così facendo, il padre non si sarebbe più opposto al loro amore. Tancredi partì e la fama delle sue gesta gloriose si sparse ben presto per il mondo. Un giorno, però, arrivarono a Venezia alcuni cavalieri Franchi guidati dal famoso Orlando; cercarono di Maria e le annunziarono la morte del prode trovatore. Era caduto sanguinante sopra un rosaio, ma prima di morire aveva colto un fiore e aveva pregato Orlando di volerlo portare alla sua amata. La fanciulla prese la rosa tinta ancora del sangue del suo Tancredi e restò chiusa nel suo dolore. Il giorno dopo, in cui ricorreva la festa di San Marco, fu trovata morta con l'insanguinato fiore sul cuore. Da quella volta il bocciolo di rosa, simbolo dell'amore che sta per aprirsi alla vita e al sole, viene offerto alle donne nel giorno di San Marco.[3]
e come da tradizione la carne da grigliare sta marinando in frigo "ricoperta" di limone, rosmarino, origano, sale, pepe e salvia.
lunedì 28 febbraio 2011
28 Febbraio 2011 - La giornata della lentezza
Oggi è la quinta giornata mondiale della lentezza e io, che sono la reincarnazione di un bradipo, non posso non onorarla.
Vi dedico queste parole per me molto importanti e che, per come le interpreto io, sono in linea con lo "Slow Life Pensiero".
Goditi potere e bellezza della tua gioventù.
Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte
e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!
Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perdere tempo con l'invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro.
La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente, dimmi come si fa...
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore,
butta i vecchi estratti-conto.
Rilassati!
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia,
quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,
ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse,
come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo,
usalo in tutti i modi che puoi,
senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla!
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza:
ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori,
non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli,
sono il miglior legame con il passato
e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono,
ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,
perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci con i capelli: se no, quando avrai quarant'anni, sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell'accettare consigli,
ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,
ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte
e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio... per questa volta.
Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte
e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!
Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perdere tempo con l'invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro.
La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente, dimmi come si fa...
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore,
butta i vecchi estratti-conto.
Rilassati!
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia,
quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,
ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse,
come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo,
usalo in tutti i modi che puoi,
senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla!
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza:
ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori,
non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli,
sono il miglior legame con il passato
e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono,
ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,
perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci con i capelli: se no, quando avrai quarant'anni, sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell'accettare consigli,
ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,
ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte
e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio... per questa volta.
(The Big Kahuna)
martedì 8 febbraio 2011
Domenica 13 Febbraio 2011 - Se non ora, quando?
riporto dal sito la petizione
INVITO ALLE DONNE ITALIANE A PARTECIPARE AD UNA GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE DOMENICA 13 FEBBRAIO 2011
Se non ora, quando?
In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.
Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che - va ricordato nel 150esimo dell’unità d’Italia - hanno costruito la nazione democratica.
Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile.
Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.
Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.
Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza.
Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni.
Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale.
Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.
L’APPUNTAMENTO E’ PER IL 13 FEBBRAIO IN OGNI GRANDE CITTA’ ITALIANA
La manifestazione non è fatta per giudicare altre donne, contro altre donne, o per dividere le donne in buone e cattive. I cartelli o striscioni ne terranno conto.
La manifestazione è fatta per esprimere la nostra forza e la nostra determinazione.
Siamo donne fiere e orgogliose. Chiediamo dignità e rispetto per noi e per tutte. Siamo gelose della nostra autonomia e non ci lasceremo “usare”. Per questo non ci devono essere simboli politici o sindacali nei nostri cortei: vogliamo che sia anche rispettata la nostra “trasversalità”.
La manifestazione è promossa dalle donne, ma la partecipazione di uomini amici è richiesta e benvenuta.
Cercheremo di parlare prima di tutto alle giovani e ai giovani, di coinvolgerli e di portarli in piazza.
Non è previsto alcun segno di riconoscimento
INVITO ALLE DONNE ITALIANE A PARTECIPARE AD UNA GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE DOMENICA 13 FEBBRAIO 2011
Se non ora, quando?
In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.
Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che - va ricordato nel 150esimo dell’unità d’Italia - hanno costruito la nazione democratica.
Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile.
Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.
Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.
Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza.
Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni.
Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale.
Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.
L’APPUNTAMENTO E’ PER IL 13 FEBBRAIO IN OGNI GRANDE CITTA’ ITALIANA
venerdì 28 gennaio 2011
27 gennaio. La giornata della memoria.
ma forse ce ne siamo già dimenticati?
ieri ero a casa e tranne qualche secondo in qualche tg non si è parlato altro che di Ruby, di Sarah Scazzi e della ragazza che ha vinto il milionario.
niente da ridire, per carità ma ci sono rimasta veramente male ieri sera
quando mi sono resa conto che l'unico canale che ha trasmesso un film sulla Shoa è stato Hallmark (La storia di Anne Frank).
sinceramente sono rimasta molto delusa.
io credo fermamente che sia indispensabile in questa giornata parlare e parlare e parlare e ancora parlare di tutto quello che è accaduto.
ricordare quello che ci hanno raccontato e raccontare ai nostri figli cos'è successo, perchè la morte di tantissime persone non vada dimenticata.
non so se le cose siano cambiate in questi 10 anni ma ricordo benissimo che nessun programma di storia delle scuole dell'obbligo arriva alla prima guerra mondiale... dal 1850 gli argomenti vengono fatti di corsa a giugno quando ormai tutti sono cotti e non pensano che alle vacanze o a studiare le materie che devono essere recuperate.
io ho saputo qualcosa grazie ai racconti di mio nonno, giovanissimo soldato dell'Esercito Italiano, catturato dopo l'8 settembre ’43, deportato in Germania e internato nel lager III B di Fürstenberg in Turingia e poi in quello di Nordhausen.
ma i ragazzi di oggi?
chi racconta loro tutto il dolore e la morte che ci sono stati?
chi si preoccupa che tutto non venga dimenticato?
credo che in molti casi la famiglia ci provi... ma spesso trascinati dalla vita frenetica di tutti i giorni può capitare di dimenticarsene (spesso e volentieri nemmeno io so che giorno è!) ed è per questo che uno strumento potete e immediato come la tv non dovrebbe mai smettere di parlare e di trasmettere.
soprattutto ma non solo, ogni 27 gennaio.
dovrebbe essere automatico.
come il piccolo lord a Natale e Dirty Dancing all'inizio dell'estate...
ieri ero a casa e tranne qualche secondo in qualche tg non si è parlato altro che di Ruby, di Sarah Scazzi e della ragazza che ha vinto il milionario.
niente da ridire, per carità ma ci sono rimasta veramente male ieri sera
quando mi sono resa conto che l'unico canale che ha trasmesso un film sulla Shoa è stato Hallmark (La storia di Anne Frank).
sinceramente sono rimasta molto delusa.
io credo fermamente che sia indispensabile in questa giornata parlare e parlare e parlare e ancora parlare di tutto quello che è accaduto.
ricordare quello che ci hanno raccontato e raccontare ai nostri figli cos'è successo, perchè la morte di tantissime persone non vada dimenticata.
non so se le cose siano cambiate in questi 10 anni ma ricordo benissimo che nessun programma di storia delle scuole dell'obbligo arriva alla prima guerra mondiale... dal 1850 gli argomenti vengono fatti di corsa a giugno quando ormai tutti sono cotti e non pensano che alle vacanze o a studiare le materie che devono essere recuperate.
io ho saputo qualcosa grazie ai racconti di mio nonno, giovanissimo soldato dell'Esercito Italiano, catturato dopo l'8 settembre ’43, deportato in Germania e internato nel lager III B di Fürstenberg in Turingia e poi in quello di Nordhausen.
ma i ragazzi di oggi?
chi racconta loro tutto il dolore e la morte che ci sono stati?
chi si preoccupa che tutto non venga dimenticato?
credo che in molti casi la famiglia ci provi... ma spesso trascinati dalla vita frenetica di tutti i giorni può capitare di dimenticarsene (spesso e volentieri nemmeno io so che giorno è!) ed è per questo che uno strumento potete e immediato come la tv non dovrebbe mai smettere di parlare e di trasmettere.
soprattutto ma non solo, ogni 27 gennaio.
dovrebbe essere automatico.
come il piccolo lord a Natale e Dirty Dancing all'inizio dell'estate...
lunedì 24 gennaio 2011
Flirting With Forty ovvero la moda dei Toy Boys.
domenica pomeriggio.
pulizie settimanali finite, lavatrice e lavastoviglie in funzione.
fa freddo e non mi va di uscire se non per una breve passeggiata con la Bluma.
Appena rientrata a casa mi preparo un thè e accendo la tv.
E' appena iniziato il film "Flirting with Forty - L'amore quando meno te lo aspetti".
Una commedia molto carina e mentre la guardavo non ho potuto fare a meno di chiedermi..
ci hanno fatto un film. siamo già a questo punto?
che le cose stessero cambiando l'avevo capito da tempo.. (non vivo su Marte!!!) ma non ho mai pensato che riuscirei ad uscire con un ragazzo di 10 anni più giovane di me.
da buona tradizionalista ho sempre preferito lo stereotipo per cui il tuo uomo all'apice della sua carriera, dopo che l'hai supportato agli inizi e sopportato negli anni, ti lascia improvvisamente per la poco più che ventenne.
Pensavo che, dopo il giusto tempo per leccarsi le ferite e compiangersi, arrivasse il vero principe azzurro.
Bello anche se con i primi fili bianchi tra i capelli (che avesse sbagliato strada o seguito la cometa sbagliata?)... non immaginavo certo un principe-ragazzino che arriva con lo zaino in spalla e lo skateboard!
pensavo che questa cosa fosse confinata nel mondo delle persone famose per cui i ragazzi sono affascinati da bellissime donne più grandi di loro ma ormai trovo esempi di coppie in cui lei è più grande tra molte mie amiche e conoscenti.
E' finito il fascino dell'uomo maturo?
la nostra ossessione di trentenni per la perfezione ci ha fatto scartare tutti i nostri coetanei e abbiamo deciso di formarceli a nostro piacimento questi uomini?
dopo le ore in palestra, i tutorial per ottenere il perfetto trucco smoky eye, le letture quasi porno per capire come diventare una dea del sesso, le ore di straordinario non pagato per dimostrare che valiamo tanto quanto il nostro collega che passa la giornata in pausa sigaretta, abbiamo bisogno di costruirci anche l'uomo ideale?
e quindi, scartati i 35/40enni che dieci anni fa hanno tentato di tutto per chiederti di uscire ma oggi non ti degnano di uno sguardo... e che non riuscirai mai a muovere dalle loro posizioni, abbiamo deciso che il nostro uomo ideale l'avremmo trovato nei locali più trendy di fianco alle sedi delle università?
e loro?
loro, i ventenni.
cosa pensano di noi?
come ci vedono?
perchè ci vedono?
si limitano a considerarci le loro navi scuola, ansiosi di imparare il più possibile in attesa della perfetta ragazza della loro vita? o può esserci dell'altro?
Nel film il lieto fine è la regola.
Nella vita credo sia una improbabile e molto remota eccezione.
per il momento dovrò continuare a preparare torte alla cioccolata e ad ascoltare le mie amiche.
...sperando in una nuova inversione di tendenza o di creare la perfetta torta al cioccolato:
buonissima e con poche calorie :-)
pulizie settimanali finite, lavatrice e lavastoviglie in funzione.
fa freddo e non mi va di uscire se non per una breve passeggiata con la Bluma.
Appena rientrata a casa mi preparo un thè e accendo la tv.
E' appena iniziato il film "Flirting with Forty - L'amore quando meno te lo aspetti".
Una commedia molto carina e mentre la guardavo non ho potuto fare a meno di chiedermi..
ci hanno fatto un film. siamo già a questo punto?
che le cose stessero cambiando l'avevo capito da tempo.. (non vivo su Marte!!!) ma non ho mai pensato che riuscirei ad uscire con un ragazzo di 10 anni più giovane di me.
da buona tradizionalista ho sempre preferito lo stereotipo per cui il tuo uomo all'apice della sua carriera, dopo che l'hai supportato agli inizi e sopportato negli anni, ti lascia improvvisamente per la poco più che ventenne.
Pensavo che, dopo il giusto tempo per leccarsi le ferite e compiangersi, arrivasse il vero principe azzurro.
Bello anche se con i primi fili bianchi tra i capelli (che avesse sbagliato strada o seguito la cometa sbagliata?)... non immaginavo certo un principe-ragazzino che arriva con lo zaino in spalla e lo skateboard!
pensavo che questa cosa fosse confinata nel mondo delle persone famose per cui i ragazzi sono affascinati da bellissime donne più grandi di loro ma ormai trovo esempi di coppie in cui lei è più grande tra molte mie amiche e conoscenti.
E' finito il fascino dell'uomo maturo?
la nostra ossessione di trentenni per la perfezione ci ha fatto scartare tutti i nostri coetanei e abbiamo deciso di formarceli a nostro piacimento questi uomini?
dopo le ore in palestra, i tutorial per ottenere il perfetto trucco smoky eye, le letture quasi porno per capire come diventare una dea del sesso, le ore di straordinario non pagato per dimostrare che valiamo tanto quanto il nostro collega che passa la giornata in pausa sigaretta, abbiamo bisogno di costruirci anche l'uomo ideale?
e quindi, scartati i 35/40enni che dieci anni fa hanno tentato di tutto per chiederti di uscire ma oggi non ti degnano di uno sguardo... e che non riuscirai mai a muovere dalle loro posizioni, abbiamo deciso che il nostro uomo ideale l'avremmo trovato nei locali più trendy di fianco alle sedi delle università?
e loro?
loro, i ventenni.
cosa pensano di noi?
come ci vedono?
perchè ci vedono?
si limitano a considerarci le loro navi scuola, ansiosi di imparare il più possibile in attesa della perfetta ragazza della loro vita? o può esserci dell'altro?
Nel film il lieto fine è la regola.
Nella vita credo sia una improbabile e molto remota eccezione.
per il momento dovrò continuare a preparare torte alla cioccolata e ad ascoltare le mie amiche.
...sperando in una nuova inversione di tendenza o di creare la perfetta torta al cioccolato:
buonissima e con poche calorie :-)
Per uno così però... mi arrenderei pure io al fenomeno dei Toy Boy!
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